I luoghi comuni sul caffè
Il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani, ma è sempre stato oggetto di critiche e preoccupazioni per quanto riguarda il suo consumo: fra i pregiudizi comuni, si dice che il caffè faccia male al cuore ed alzi la pressione.
Per fortuna, oggi la scienza ha contribuito a sfatare questi luoghi comuni.
Naturalmente, come in tutte le cose, non bisogna eccedere:
- un consumo medio quotidiano di caffè non dovrebbe superare le quattro tazzine di moka (o i sei-sette espressi del bar)
- qualora si rimanga nella giusta dose quotidiana (30 mg) il cuore non è assolutamente a rischio: potrebbe provocare aritmie solamente in casi molto rari di ipersensibilità
- Non ci sono dimostrazioni che, in una persona sana, il caffè provochi la gastrite: naturalmente, chi invece ne soffre, dovrà astenersi dal suo consumo
- Le donne in gravidanza possono stare tranquille: ci sono moltissimi studi che dimostrano che il caffè non dà problemi al feto nè alla mamma
- Anche per quanto riguarda l’allattamento non c’è da temere: l’importante è mantenersi nella giusta dose quotidiana di caffè
- Chi non soffre di ipertensione può tranquillamente bere il caffè
- Le persone anziane dovrebbero bere il caffè: a dispetto di quello che comunemente si dice (ovvero che danneggia i reni, il cuore, favorisce l’osteoporosi, provoca disturbi alla circolazione, etc), il caffè migliora la capacità di attenzione, ha molte sostanze antiossidanti e pare che sia di aiuto nella prevenzione del Parkinson
- Il caffè non provoca il cancro di nessun tipo, non ci sono prove in nessun caso: al contrario, addirittura si pensa che abbia una funzione positiva contrastando il cancro al colon
- Non pensate che il caffè americano sia più leggero di quello espresso: una tazza di caffè americano (150 ml circa) contiene 115 mg di caffeina, contro i 40 mg di una tazzina di espresso
I luoghi comuni sul peperoncino
Non tutti sanno che il peperoncino ha mille virtù: di solito, questo alimento piace tantissimo (c’è chi lo usa in qualsiasi pietanza, anche nei dolci!) o viene letteralmente odiato poichè si sente infiammare.
Vediamo insieme quali sono le proprietà del peperoncino
Secondo una ricerca realizzata all’Università della California, il peperoncino ha la proprietà di stimolare il metabolismo e di bruciare i grassi, quindi è un aiuto molto valido per chi sta seguendo un regime alimentare dietetico: infatti, il peperoncino brucia i grassi e fluidifica il sangue, fattore che aiuta a combattere l’ipercolesterolomia.
E come se non bastasse, aiuta a contrastare il gonfiore in quanto ha un’azione antifermentativa.
Questa spezia ha anche il potere di lenire i dolori in quanto la capsaicina, la sostanza che lo rende piccante, blocca l’emissione della sostanza P, la responsabile della segnalazione al cervello dello stimolo doloroso.
Il peperoncino ha la capacità di far affluire il sangue ai tessuti, e di conseguenza anche alla zona dei genitali: inoltre, aumenta il livello di serotonina ed endorfine e regala un senso di benessere.
Il peperoncino può essere utilizzato in moltissimi piatti, dall’antipasto ai dolci.
E per chi proprio non resiste al bruciore…troverete sollievo mangiando un pezzetto di pane con l’olio od un po’ di vino!