La Conservazione a Norma per i Documenti: Una Nuova Frontiera

La nuova frontiera della conservazione a norma per i documenti è, senza ombra di dubbio, quella digitale. Viviamo in un’ epoca in cui il computer gestisce quasi ogni cosa e, per quanto ci si possano trovare riscontri negativi, la verità è che è indiscutibilmente tutto più comodo e veloce nel mondo digitale. Questo vale anche per i documenti con valenza legale che, fino ad ora, potevano essere solo certificati in maniera cartacea. Vediamo come funziona.

Nell’era digitale la conservazione a norma per i documenti avviene tramite quella che si definisce firma digitale. Si tratta di una procedura atta a dar vita ad un’ identità digitale del cliente alla quale viene associata una firma univoca, un codice che ne raccoglie e conferma i dati anagrafici e tutto ciò che serve per identificare quella determinata persona.

Sembra un po’ complicato, ma in verità le procedure utilizzate sono abbastanza semplici per i clienti, che solitamente devono solo apporre una firma su una lavagnetta digitale, che ne registra la calligrafia ed altri parametri, non staremo qui ad approfondire tutte le varie tecniche per creare l’univocità dell’identità digitale, ma quello che ci interessa sottolineare è che si tratta di qualcosa di estremamente sicuro ed efficiente.

Con questa nuova evoluzione si innalza anche il livello di sicurezza, falsificare documenti o modificarne il contenuto diventa infatti praticamente impossibile se non eseguendo le procedure previste e disponendo dell’identità digitale reale. Opporsi a questa nuova frontiera sarebbe insensato e controproducente e finalmente buona parte delle istituzioni lo ha compreso, abbracciando le nuove tecnologie per offrire ai clienti una protezione completa dei loro documenti più importanti.