Piccola cucina è una catena di ristoranti italiani nata solo pochi anni fa, ma conosciuta ed apprezzata in molti angoli del mondo, per la prelibatezza dei suoi menu e per la cordiale ospitalità dei proprietari e di tutto il personale.
I locali che fanno parte del gruppo, attualmente sono 5: due situati nel cuore di New York, uno nella splendida cornice di Miami Beach, uno all’interno del Paradise Resort, perla della costa sarda, e l’ultimo nella frenetica Isola di Ibiza: tutti accomunati dalla vista di un panorama mozzafiato.
L’arredamento trae ispirazione dalle antiche ceramiche siciliane, le pareti sono arricchite di tele dai colori intensi e caldi che ricordano le atmosfere e i paesaggi del sud dell’Italia.
La superficie dei tavoli è dipinta a mano e cattura immediatamente l’attenzione dei clienti che, con un pizzico di fantasia, possono immaginare terre lontane, ricche di fascino.
Gli ambienti non sono molto grandi e questo facilita il rapporto di simpatia e familiarità che spesso si instaura tra i camerieri, tutti italiani, e i clienti, siano essi avventori di passaggio piuttosto che frequentatori abituali.
Il punto di forza di “piccola cucina” è senz’altro il menu, in grado di soddisfare ogni palato, ma che si esalta nella preparazione dei piatti di mare.
Tante le proposte legate a specialità di pesce tipicamente mediterraneo, sempre ben cucinato e servito con quel tocco di fantasia che lo rende gradevole anche alla vista, perchè – come afferma il suo Executive Chef, Philip Guardione – “anche l’occhio vuole la sua parte”.
I prodotti, accuratamente selezionati, sono tutti di provenienza italiana e legati alla stagione in corso, questo per garantire sempre una varietà nella scelta del menu, e sopratutto la freschezza delle pietanze.
Da consigliare sono senz’altro gli squisiti arancini catanesi, i calamari alla griglia con ratatouille di verdure di stagione, gli scialatielli con pesce spada melanzane e scorza di limone e l’intramontabile cannolo siciliano.
Lo Chef Guardione, di origine siciliana, è anche uno dei proprietari.
Grazie alla sua maturata esperienza nella cucina internazionale, ha saputo rivisitare, le ricette della tradizione mediterranea secondo criteri più moderni, che ne esaltano i profumi e i sapori, dando, ad ogni piatto, il suo tocco personale sempre molto raffinato.
Lo Chef che coordina un team di 6 giovani cuochi, anch’essi italiani, è molto attento alla qualità del servizio e alla disponibilità dei camerieri, gentili ma non indiscreti.
La carta dei vini è ben fornita, ma sempre nel segno della qualità.
Si possono ordinare vini pregiati come il Bellavista Cuvée Brut o il Perrier Jonet, piuttosto che i nostrani Tasca D’almerita o il Firriato Chiaramonte.
Buono anche il rapporto qualità/prezzo, spesso nota dolente di tanti ristoranti, anche di buon livello.
Quindi, chi ha programmato un viaggio in una delle locations dove è presente “piccola cucina”, o per chi ha la fortuna di essere già in loco, non deve perdere l’occasione di gustare un pranzo o una cena dove il buon gusto e l’ accoglienza si fondono in un’unica realtà.
Fonte www.libricucina.com